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A Scauri vecchia svetta la Torre dei Molini (XIV secolo circa), contigua ai resti della villa romana del console Marco Emilio Scauro ed edificata su una parte delle Mura Megalitiche. Fu costruita per proteggere le macine mosse dal rio Capodacqua, il quale (oltre ad un mulino) alimentò, in passato, una faenziera ed una cartiera, danneggiate durante l’invasione franco-polacca del 1799.
Fornitrice del Regno di Napoli, la Cartiera di Scauri venne citata dallo scrittore tedesco Johann Wolfgang von Goethe nella monografia dedicata al pittore di corte Jacob Philipp Hackert (1811).
Risale alla seconda metà del XVI secolo la Torre Quadrata (o dei Cavallari), costruita sul Monte d’Oro, riconvertendo una fabbrica medioevale, di forma circolare. Acquisita di recente dal Comune, è oggetto di un intervento di restauro per la creazione di un osservatorio ornitologico. La Torre venne eretta a difesa del litorale scaurese dalle invasioni dei Turchi, tra le quali è ben nota quella del corsaro Dragut che, il 21 luglio 1552, sbarcò, con la sua flotta composta da 200 galee, sul lido di Scauri per depredare ed incendiare l’abitato di Traetto (oggi Minturno).