Sei in: Home » La Città Museo » le chiese minturnesi » la chiesa dell'annunziata
Canali d'accesso.
- Per accedere alla Sezione "Albo Pretorio" premi adesso.
- Per accedere alla Sezione "Bandi & Concorsi" premi adesso.
- Per accedere alla Sezione "il Comune" premi adesso.
- Per accedere alla Sezione "Come fare per" premi adesso.
- Per accedere alla Sezione "Galleria Fotografica" premi adesso.
- Per accedere alla Sezione "Eventi e Manifestazioni" premi adesso.
- Per accedere alla Sezione "Infocittà" premi adesso.
- Per accedere alla Sezione "Imprese del territorio" premi adesso.
- Per accedere alla Sezione "Elenco Siti tematici" premi adesso.
- Per accedere alla Sezione "Modulistica" premi adesso.
- Per accedere alla Sezione "Progetti" premi adesso.
- Per accedere alla Sezione "Bilanci" premi adesso.
- Per accedere alla Sezione "Amministrazione Trasparente" premi adesso.
- Per accedere alla Sezione "Il Turista" premi adesso.
- Per accedere alla Sezione "La Città Museo" premi adesso.
- Per rileggere i "Canali d'accesso" premi adesso.
Canali d'accesso
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- La Città Museo
-
-
-
-
Sala Consiliare
Altre pagine
- » 1. La Chiesa dell'Annunziata
La Chiesa dell’Annunziata, situata fuori le mura, si presenta in stile gotico e fu edificata intorno al 1300 per volere della famiglia Minutilli. Presenta affreschi di altissimo pregio in tutto il suo perimetro risalenti la maggior parte tra 1500 e il 1580. Il più notevole si trova nell’abside dove vi è dipinta una Crocefissione del 1333 riconducibile al passaggio di Giotto o dei suoi allievi nella zona, durante il viaggio di ritorno da Napoli proprio in quell'anno, ed è un raro esempio di arte giottesca sul territorio in buono stato di conservazione. La Chiesa presenta una struttura con nartece ed archi nella facciata ed un campanile arretrato sulla sinistra.
L’edificio, di proprietà comunale, fu riaperto al culto il 12 maggio 1931 come tempio votivo dei minturnesi caduti nella Prima Guerra Mondiale, dopo il restauro coordinato da Gino Chierici e commissionato da Pietro Fedele, storico e Ministro della Pubblica Istruzione nel 1925-28. Uno splendido stemma della Città, con la scritta Heredes Minturnarum, venne murato sulla parete esterna del nartèce. Nel pronao si scorge la targa marmorea fissata in occasione del conferimento alla Città della Medaglia d’Oro al Merito Civile per i danni e per i lutti subiti nella Seconda Guerra Mondiale (10 gennaio 2000).
L’edificio, di proprietà comunale, fu riaperto al culto il 12 maggio 1931 come tempio votivo dei minturnesi caduti nella Prima Guerra Mondiale, dopo il restauro coordinato da Gino Chierici e commissionato da Pietro Fedele, storico e Ministro della Pubblica Istruzione nel 1925-28. Uno splendido stemma della Città, con la scritta Heredes Minturnarum, venne murato sulla parete esterna del nartèce. Nel pronao si scorge la targa marmorea fissata in occasione del conferimento alla Città della Medaglia d’Oro al Merito Civile per i danni e per i lutti subiti nella Seconda Guerra Mondiale (10 gennaio 2000).