Sei in: Home » La Città Museo » le chiese minturnesi » la chiesa di san francesco
Canali d'accesso.
- Per accedere alla Sezione "Albo Pretorio" premi adesso.
- Per accedere alla Sezione "Bandi & Concorsi" premi adesso.
- Per accedere alla Sezione "il Comune" premi adesso.
- Per accedere alla Sezione "Come fare per" premi adesso.
- Per accedere alla Sezione "Galleria Fotografica" premi adesso.
- Per accedere alla Sezione "Eventi e Manifestazioni" premi adesso.
- Per accedere alla Sezione "Infocittà" premi adesso.
- Per accedere alla Sezione "Imprese del territorio" premi adesso.
- Per accedere alla Sezione "Elenco Siti tematici" premi adesso.
- Per accedere alla Sezione "Modulistica" premi adesso.
- Per accedere alla Sezione "Progetti" premi adesso.
- Per accedere alla Sezione "Bilanci" premi adesso.
- Per accedere alla Sezione "Amministrazione Trasparente" premi adesso.
- Per accedere alla Sezione "Il Turista" premi adesso.
- Per accedere alla Sezione "La Città Museo" premi adesso.
- Per rileggere i "Canali d'accesso" premi adesso.
Canali d'accesso
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- La Città Museo
-
-
-
-
L'ex Chiostro
Altre pagine
- » 2. La Chiesa di San Francesco
A pochi passi dal Castello, sorge la Chiesa di S. Francesco fatta costruire, intorno al 1320, da Roffredo III Caetani, conte di Traetto dal 1299 al 1336, e nipote di Papa Bonifacio VIII. Roffredo sposò Giovanna, ultima erede della famiglia Dell'Aquila.
Il Tempio fu edificato su un preesistente "loco" francescano adibito a cappelle gentilizie dalle famiglie Orsini e Caetani. L'interno è in pietra viva e a una sola navata, così come la preferivano i francescani, perché più consona alla predica. Sulla parete destra c'è l'affresco della "Madonna delle Grazie". In suo onore si celebra, nella seconda decade di luglio, l’antica "Sagra delle Regne", la festa dei covoni di grano, affiancata da un Festival internazionale del folklore.
Il Tempio fu edificato su un preesistente "loco" francescano adibito a cappelle gentilizie dalle famiglie Orsini e Caetani. L'interno è in pietra viva e a una sola navata, così come la preferivano i francescani, perché più consona alla predica. Sulla parete destra c'è l'affresco della "Madonna delle Grazie". In suo onore si celebra, nella seconda decade di luglio, l’antica "Sagra delle Regne", la festa dei covoni di grano, affiancata da un Festival internazionale del folklore.