Il mondo della campagna e la dedizione al lavoro contadino è testimoniato dagli antichi strumenti di lavoro: rastrelli per arare la terra, falcetti di legno per la raccolta del grano e dei legumi e seghetti di tutte le misure, oltre a particolari strumenti per l’irrigazione dei campi. Il lavoro dell’uva e la raccolta del buon vino sono testimoniati da un vecchio torchio dell’800, colini e antiche botti ricoperte di strame. La coltura dell’olivo e la produzione dell’olio da un’antica pressa di fine 800. Un vecchio carro da traino rievoca la vita lavorativa nei campi e caratteristici oggetti richiamano il momento dedicato al ristoro e al riposo.
Una vita che iniziava alle primissime ore del mattino, con i primi raggi del sole e si concludeva all’imbrunire, momento in cui i contadini stanchi si riconciliavano con le proprie famiglie nelle calde e rustiche casupole di pietra. Spesso si condivideva lo stesso tetto con la gallina e il maiale. Un angolo della casa era riservato per il letto, formato da due cavalletti in ferro su cui poggiavano due assi di legno e, su di queste, un pagliericcio, ossia un grosso sacco di tela grezza riempito di “bratte” delle pannocchie di granturco, che agiva da morbido materasso. Il piano terra era adibito a stalla con buoi e vitelli da ingrasso e, fuori la casa, un pozzo domestico per attingere l’acqua con il secchio.