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Minturnae - Teatro Romano
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- » 5. I costumi dell'area aurunca
Il museo accoglie le numerose fogge dell’area aurunca; le vesti della donna gaetana e formiana, ricche di decori e dalle acconciature elaborate si incrociano alle vesti della donna di Castelforte dalla linea semplice e essenziale. L’abito da lutto della donna di Sessa Aurunca, si contrappone all’abito da sposa della donna minturnese, passando per le sue varianti “abito per la festa” o al semplice “abito per il lavoro della campagna”. Sono visibili le vestiture del 700 napoletano, ricami pregiati e merletti decorativi e l’abbigliamento tipico del sacerdote minturnese usato in passato sin dall’800 e ancora oggi per le importanti celebrazioni religiose. Il folklore emerge dal costume dello sbandieratore o dalla foggia maschile di Coreno Ausonio; la tradizione popolare trae spunto dall’abbigliamento maschile da lavoro con le famose “cioce”, calzatura tradizionale di cuoio che avvolge il piede e utilizzata da contadini e pastori. Non solo costumi ma anche un’importante raccolta iconografica, una riproduzione di immagini dell’Epoca Borbonica i cui originali sono visibili solo al Palazzo Pitti di Firenze.